La Comunicazione
Elementi fondamentali della comunicazione:
di Santino Gattuso
I soggetti.
La base
fondamentale della comunicazione siamo noi, la
nostra volontà, le credenze, i valori, la cultura,
la religione, e tutto ciò che ha costruito il nostro
modo di essere con gli obiettivi che ci siamo dati,
inserito nel contesto della realtà che ci circonda.
La comunicazione
efficace è una comunicazione che non da consigli, né
tanto meno li chiede, in realtà la risposta è dentro
di noi, siamo noi che decodifichiamo i segnali
provenienti dall'esterno e codifichiamo quelli verso
l'esterno.
La Prossemica (gestione dello spazio).
La prossemica è
lo spazio che interponiamo fra noi e gli altri, essa
ci consente di capire il tipo di rapporto che si ha
o che si intende avere con l’interlocutore.
Impossibilità di non comunicare.
La
comunicazione è un processo che esiste con la stessa
esistenza dell’essere.
Non è possibile non comunicare,
anche solo in presenza di oggettisi comunica con i segnali che i
soggetti che li hanno realizzati
intendevano farci pervenire.
La comunicazione fra soggetti,
avviene in qualunque circostanza, ma
vediamo con quali sistemi:
Elementi fondamentali per una buona comunicazione:
Ascoltare.
Una buona
capacità di ascolto consente di ottenere
dall’interlocutore tutte le informazioni necessarie
per realizzare un processo di comunicazione
efficace.
L’ascolto
più efficace è caratterizzato da uno stato di
empatia fra i soggetti e cioè dalla capacità di
sintonizzarsi sullo stato d'animo dell'altro,
entrare nella sua prospettiva e, solo per un
momento, avere un linguaggio unico.
Feedback.
Quando
inizia il processo di comunicazione è fondamentale
attenzionare il feedback e cioè il messaggio di
ritorno dell’interlocutore, ci serve per capire il
tipo di reazione che lo stesso ha verso di noi, e
quindi per capire se le tesi ed i segnali che
inviamo sono recepite o, al contrario, respinte.
Alla
capacità di comprensione del feedback deve seguire
una buona dose di elasticità per avvicinare le
proprie tesi a quelle dell’interlocutore ma anche
una buona dose di flessibilità per riuscire a
modificare gli obiettivi prefissati.
Nella
comunicazione efficace conta il risultato non le
buone intenzioni, bisogna raggiungere l’obiettivo
grazie ad una comunicazione persuasiva.
Ci possiamo trovare di fronte a tre tipi di
comunicatori:
·l’assertivo
("è il soggetto capace di
utilizzare, in ogni contesto relazionale, modalità
di comunicazione che rendano probabili reazioni
positive dell'ambiente e riducono la possibilità di
reazioni negative";
·
l’aggressivo;
·il
passivo.
L’assertività
generalmente dà i risultati più stabili e duraturi
nel tempo, essa determina una certa autorevolezza
nel soggetto che assume questo tipo di
comportamento; Anche l’aggressivo ed il passivo
possono ottenere risultati ma essi sono poco
efficaci e soprattutto si ottengono solo con i
soggetti disposti a sottomettersi a questo tipo di
trattamento.
Sistemi rappresentazionali.
<scegli
le parole che piacciono al destinatario del tuo
messaggio>
Per migliorare le
capacità comunicative, è necessario ed a volte
indispensabile capire le caratteristiche di
ricettività di ciascun soggetto, e tenerne conto
nel momento in cui si deve iniziare un processo di
comunicazione, i principali sistemi di ricettività
possono essere:
VISIVO
COMUNICAZIONE
VERBALE,
PARA VERBALE, NON VERBALE
AUDITIVO
come sopra
KINESTESICO
(tatto e sensazioni)
come sopra
VISIVO
AUDITIVO
KINESTESICO
Verbale
Le luci e i colori!
Una persona che fa dei suoi occhi la guida per
conoscere e sperimentare gli oggetti del mondo,
costruisce il suo linguaggio, i suoi messaggi con
parole chiare e precise, che sanno di luci,
prospettive e poligoni definiti.
I
Visivi utilizzano parole come:
vedere,
guardare,
definire,
luce,
colori,
prospettiva,
osservare,
sguardo,
delineare,
tracciare,
dipingere,
disegnare…
Persone Auditive, ovvero quelle che
descrivono le proprie esperienze soprattutto con
termini come sentire,
Volume alto, tono
alto, velocità alta, poche pause.
Monotono (tono ad
unica nota) o armonico (buon oratore).
Volume basso,
tono basso, velocità bassa, molte pause.
NON Verbale
Postura
tendenzialmente eretta, respirazione superiore o
alta (di chi impallidisce), posizione degli occhi
verso l’alto, gestualità descrittiva e centrifuga
(dall’interno all’esterno).
Postura del
telefono o del sassofono, respirazione media,
posizione degli occhi verso i lati, gestualità verso
le orecchie, sposta tendenzialmente il capo verso la
fonte delle parole o del rumore.
Postura
tendenzialmente rilassata, respirazione profonda o
addominale, posizione degli occhi verso il basso,
gestualità centripeta (dall’esterno all’interno).