|
|
3 esercizi sull'attenzione |
|
— Pierangelo Garzia — |
|
Certe volte in
famiglia, o al lavoro, ci si comporta in maniera sempre
uguale, per anni, senza che nessuno si chieda perché e,
soprattutto, se questo sia ancora utile o vantaggioso.
Poi qualcuno si risveglia dal torpore e comincia a
rivolgere e porsi domande al riguardo. L'incantesimo che
lasciava tutti nel sonno della ragione si rompe, per
scoprire che non c'era alcun motivo particolare per
svolgere certi compiti sempre allo stesso modo,
introdotto da qualcuno nel passato. Salvo la routine.
L'esecuzione abituale di certi compiti - solo perché ci
hanno mostrato a farli in quel determinato modo - senza
l'uso della consapevolezza, offusca l'intelligenza e,
ancor peggio, accresce la possibilità di commettere
errori. A volte anche gravi, se si eseguono attività che
coinvolgono direttamente la vita o l'incolumità di altre
persone. |
|
Primo esercizio
La vigilanza
della nostra mente viene deviata e ingannata in molti
modi. Ci possono essere proposte o messaggi pubblicitari
realizzati apposta per lo scopo. Come quando un negozio
annuncia una "immediata chiusura" per vendere la merce
in esposizione, e magari l'annuncio rimane affisso per
mesi. Per poi essere sostituito da un altro analogo.
Senza che il negoziante abbia la minima intenzione di
cessare l'attività. Ma possiamo anche noi stessi
limitare la gamma delle nostre scelte, per esempio
quando imputiamo tutti i nostri guai e le nostre
difficoltà a una singola causa. In alcune ricerche sul
divorzio, gli psicologi hanno constatato che le persone
soffrono molto di più quando danno tutta la colpa del
fallimento del matrimonio all'ex coniuge, piuttosto che
vedere molte motivazioni possibili della loro
condizione. Provate a riflettere a casi analoghi della
vostra vita e a rispondere confrontandovi con altri.
|
|
Secondo esercizio
Un altro ambito
in cui abbiamo modo di sperimentare la nostra mancanza
di attenzione e consapevolezza, è l'uso delle nuove
tecnologie. Spesso spendiamo cifre cospicue per
assicurarci il cellulare superaccessoriato, di
ultimissima generazione, per poi usare le solite 2-3
funzioni, che troveremmo in apparecchi di molto minor
costo. Così per l'uso del computer, del
videoregistratore o del lettore mp3. E la
giustificazione, magari, è sempre che il manuale è
troppo astruso, complicato, di difficile comprensione.
Provate a rispondere con altri e poi a confrontare le
rispettive risposte.
|
|
Terzo esercizio
Il passato
influenza il nostro presente. Non è una affermazione da
dottor Freud, ma la constatazione che certe situazioni
verso cui ci siamo trovati in difficoltà in passato,
possono renderci passivi e inerti oggi, di fronte a
situazioni simili. Gli psicologi la definiscono
"impotenza appresa". Per uscirne occorre fare appello
alla consapevolezza, per cercare invece elementi di
novità, e quindi differenti soluzioni, che si presentano
in ogni occasione. Provate a rifletterci e a rispondere
con altri.
|
|
Articolo preso da Psycologies.it | |
|
|