Spesso il dolore
nasce dalla differenza tra quello che si è e quello che si vuole
essere. Ora è arrivato il momento di dire basta! Tu non sarai felice
solo quando raggiungerai un obiettivo, puoi essere felice subito.
Nella vita conta anche come hai raggiunto l'obiettivo: il percorso
che hai intrapreso ha lo stesso valore dell'obiettivo per cui stai
lottando, quindi comincia subito a staccarti dal dolore e dalle
esperienze negative del passato.
Ogni esperienza della vita contribuisce infatti alla tua crescita
interiore e a creare riferimenti utili per il tuo futuro: i
fallimenti non esistono. Le difficoltà sono sfide, le emozioni
negative sono solo stimoli che ti guidano verso il traguardo.
Nessuno al di fuori di te può cambiare quello che provi dentro,
perché sono le tue decisioni e non le condizioni della vita, a
determinare il tuo destino.
Tieni bene a mente che il futuro non è uguale al passato:
puoi cambiare la tua vita in un istante, abbandonare i tuoi limiti
in un secondo, con la sola forza di volontà. Concentrati sui tuoi
obiettivi e crea nella tua mente una rappresentazione visiva,
uditiva e sensoriale della persona che vuoi diventare. Comunicagli
la sicurezza, la fiducia, la passione, l’amore, la felicità che
desideri avere, vivi le sue sensazioni, ascolta le sue parole
decise, osserva il suo sguardo sereno e il suo respiro profondo.
Semplifica le sue regole: rendi facile soddisfare i suoi valori e
difficile violarli. Caricati della sua energia. E comincia subito a
vivere come quella persona, che è parte di te, senza più aspettare.
Raccogli le sfide che la vita ti presenta, affrontale con la tua
nuova identità, con la tua sicurezza, con la fiducia in te.
Concentrati su come vorresti sentirti e su come ti sentirai quando
le avrai superate, e con quello stato d’animo positivo vincerai
qualsiasi difficoltà, presente, passata e futura. Crea
un’alternativa per i tuoi ricordi dolorosi, rivivi, con le nuove
risorse che oggi hai a disposizione, le tue esperienze passate,
modificandone la percezione ed eliminandone le connotazioni
negative.
Se abbiamo una paura che
vogliamo neutralizzare, possiamo adottare una tecnica molto potente:
innanzitutto proviamo a pensare la nostra vita come una linea, che
dal passato va verso il futuro, passando per il presente. Su questa
linea del tempo si trovano tutti gli eventi della nostra vita.
Immaginiamo di posizionarci su questa linea, all'altezza del punto
in cui si trova l'esperienza che ha generato questa paura. Ad
esempio un mese fa, o un anno fa, o dieci anni fa.
Restiamo al di sopra di questa esperienza, guardiamola con distacco
e pensiamo ad un momento tranquillo PRIMA dell'evento negativo, in
cui eravamo ancora rilassati e inconsapevoli di quanto stava per
succedere.
Ora riviviamo un momento tranquillo DOPO che l'evento stesso era
ormai terminato. Guardiamo dall'alto questo film, dall'inizio alla
fine, dal momento tranquillo iniziale al momento tranquillo finale.
Prendiamo questo film, rendiamolo in bianco e nero; eliminiamo il
sonoro e aggiungiamo una divertente musichetta, ad esempio quella
del circo!
Ora, immaginiamo di entrare in un cinema, siamo dietro la tenda che
limita l'ingresso in sala e ci fermiamo qui. Da questo punto, sicuri
e protetti, possiamo vedere un altro noi stessi seduto in platea che
guarda questo film. Noi non possiamo vedere direttamente il film
quindi.
Quando il film è finito, entriamo dentro al film e lo riavvolgiamo
velocemente all'indietro, dal momento tranquillo finale al momento
tranquillo iniziale.
Poi torniamo dietro la tenda e ricominciamo questo processo da capo,
altre 10 volte, sempre più velocemente.
Infine tutto finisce, si accendono le luci in sala e noi possiamo
uscirne rilassati e tranquilli, senza più sentire quella paura.
Immagina in ogni dettaglio
una situazione assolutamente piacevole, nella quale hai avuto
fiducia in te, sicurezza, forza interiore. Visualizzala nella tua
mente: cosa vedi? cosa senti? cosa riesci ad ascoltare? si tratta di
un'immagine o di un film? a colori o in bianco e nero? è vicino o
lontano dai tuoi occhi? è nitido o sfocato? Nota bene tutte le
caratteristiche di questo ricordo.
Ora immagina, dissociato da te stesso (cioè da fuori), una
situazione in cui si possa manifestare la tua reazione fobica.
Ancora una volta controllane tutti i particolari. Probabilmente
vedrai un'immagine buia, sfocata e così via, anche se poi dipende
tutto da come sei abituato ad raffigurarti le situazioni.
Quello che devi fare è semplice: trasforma la situazione fobica
in una positiva. Prendi ogni singolo dettaglio e modificalo in
modo da renderlo uguale a quello della situazione positiva. Ad
esempio prendi l'immagine negativa, aggiungile colore e luminosità,
rendila più nitida, finchè non assomiglia all'immagine positiva. E
così via per tutti i particolari.
Ora prova a rivivere la situazione fobica: ti stupirai di vedere
come tutte le sensazioni negative sono letteralmente scomparse!
La solitudine è un male molto
diffuso, e proprio questo rappresenta la soluzione stessa al
problema. Tanta gente ne soffre, tanta gente ha bisogno di amicizie
e di affetto.
Non pensare che in passato hai conosciuto la solitudine, perchè
quello che conta è solo il presente. Comincia subito la tua nuova
vita, vai a cercare altre persone che si sentono sole, chiama le
persone che conosci, renditi disponibile e aiuta chi ha bisogno.
Tutti hanno bisogno di un amico, e proprio tu potresti essere
l'amico del cuore tanto desiderato. Devi solo volerlo.
Epicuro diceva "Non ho paura
della morte. Quando c'è la morte non ci sono io, quando ci sono
io non c'è la morte". Nulla di più giusto.
Avere paura della morte è una proiezione del futuro, e come tutte le
paure, può essere eliminata semplicemente concentrandosi sul
presente. Vivi l'attimo. Vivi il presente con serenità. Non
sprecare la tua vita pensando alle preoccupazioni del futuro.
Allo stesso modo puoi affrontare la morte di una persona cara.
Perchè quella persona non potrà sentire la morte, e continuerà a
vivere in te e in tutte le persone che le erano vicine.
Ma attenzione: non vivrà in te sotto forma di ricordi del passato.
Vivrà in te, nel tuo presente, come parte integrante del tuo
carattere.
Quello che tu sei oggi, la tua personalità, si è formato grazie alle
esperienze della tua vita. E le esperienze che hai fatto con questa
persona cara, sicuramente ti hanno dato un forte contributo. E solo
in questo modo potrà continuare a vivere dentro di te , nella
tua persona, nel tuo carattere, nel presente.
Questa esperienza che stai vivendo sicuramente ti darà forza e
coraggio per affrontare qualsiasi evento della vita. Apprezzala
per quello che è, e vivila serenamente.
E ora affronta la situazione con serenità, aiuta chi ti sta
vicino a viverla con coraggio, e ti sentirai subito più forte e
indistruttibile.
La maggior parte delle
sofferenze fisiche hanno origine psicosomatica e possono essere
eliminati con alcune semplici tecniche di visualizzazione e
rilassamento.
Un dolore continuo, tipo quello del dentista , può essere
eliminato concentrandosi all'interno di noi stessi, e immaginandoci
intenti in una attività fisica, immaginandola in ogni dettaglio
visivo, uditivo, sensoriale.
Un dolore come il mal di schiena può essere eliminato
ricordando un momento in cui stavamo bene e in forma. Entriamo
dentro il nostro Io e sentiamo le sue sensazioni, vediamo dai suoi
occhi, sentiamo dalle sue orecchie. E torniamo al presente facendo
tante capriole all'indietro.
Per un forte mal di testa , fai questo esercizio: chiudi gli
occhi, concentrati sul tuo mal di testa. Ora prendi il mal di testa
e mettilo, come se fosse un oggetto, davanti a te, a qualche metro
di distanza.
Ora rendilo più grande, senti scoppiare la tua testa. Ora rendilo
più piccolo: il dolore diminuirà, man mano che andrai avanti. Come
puoi sentire, il dolore fisico è strettamente legato alla tua
psiche.
Ora eliminalo. Rendilo sempre più piccolo, sentirai la testa
liberarsi da un peso, ti sentirai sempre più leggero e rilassato. Il
mal di testa è ormai minuscolo, ora fallo dissolvere. Il mal di
testa è eliminato.
Spesso ci troviamo oppressi
dallo stress quotidiano, da una vita frenetica senza pause, senza
mai un momento da dedicare a noi stessi. Facciamo un esercizio utile
per rilassarsi.
1) pensa ad una volta in cui ti sentivi bene, rilassato e
tranquillo. Ti è mai capitato?
2) mentre senti le tue sensazioni, e ascolti i rumori che vengono
dall'esterno, puoi chiudere gli occhi...
3) immagina di trovarti su una scala, sicura e salda, e comincia a
scendere. Sono 10 gradini, da 10 ad 1 e man mano che scendi dentro
di te, puoi sentirti più rilassato, sempre di più. All'uno puoi
sentirti profondamente rilassato...
4) Ora, immagina un acquario, con le bolle d'aria che salgono verso
l'alto. Immagina che in ogni bolla ci sia un pensiero, un suono, una
sensazione, una immagine. Lasciali salire, svuotando così la tua
mente da ogni pensiero...
5) Rimani per tutto il tempo che ritieni opportuno in questo stato
di profondo rilassamento e benessere. Questo sarà il tuo punto di
riferimento quando ti troverai ad affrontare le situazioni della
vita...
6) Ora, conta da 1 a 10, sentendoti sempre più sveglio, sentendoti
bene fisicamente, mentalmente, emozionalmente. Al 10 sei sveglio,
apri gli occhi, quando ti senti in grado di aprirli...
Dopo questo esercizio ci sentiremo davvero rinnovati, come dopo un
lungo sonno ristoratore. Questa tecnica unisce diversi riferimenti
di ipnosi e autoipnosi e ci consente di avere un luogo sicuro in cui
rilassarci ogni volta che vogliamo nel giro di pochi minuti.
Pianificare i propri
obiettivi e le proprie mete è essenziale, sia per non lasciarsi
trasportare dalla vita passivamente, sia per creare un'autostima
basata su riferimenti positivi chiari e determinati.
Raggiungere un obiettivo che abbiamo deciso, ci dà tanta
soddisfazione e soprattutto ci dà una grandissima sicurezza
nell'affrontare le situazioni della vita.
Un obiettivo deve essere espresso in forma positiva e non negativa.
Ad esempio "non voglio fare questo lavoro" non è un obiettivo, ma
solo un allontanamento da qualcosa. Invece "voglio fare il pilota" è
corretto.
L'obiettivo deve essere formulato al presente: quindi "sono un
pilota" e non "sarò un pilota".
Ovviamente dobbiamo cercare un obiettivo finale, non strumentale. Ad
esempio se diciamo "voglio un nuovo lavoro più redditizio", questo
potrebbe essere solo uno strumento per raggiungere obiettivi più
alti, come comprarsi una nuova casa. In tal caso, l'obiettivo da
focalizzare non è il primo, ma quello di "comprarsi una nuova casa".
Deve essere carico di emozioni, sentito nel cuore, vissuto con i
cinque sensi. Deve cioè essere quello che realmente desideriamo con
tutta la passione possibile.
Al tempo stesso deve essere raggiungibile in tempi determinati,
quindi essere ragionevole e misurabile, ovvero deve essere chiaro in
che modo ci avviciniamo ad esso e come possiamo capire di averlo
raggiunto.
Ci dobbiamo assumere la responsabilità del nostro cammino verso la
meta, dal primo all'ultimo passo. E non deve interferire con la
nostra salute fisica e mentale, deve rispettare le nostre
possibilità e i nostri valori.
Chiariti questi punti, proviamo a pensare la nostra vita come una
linea, che dal passato va verso il futuro, passando per il presente.
Su questa linea del tempo si trovano tutti gli eventi della nostra
vita.
Immaginiamo di posizionarci su questa linea, all'altezza del punto
in cui riteniamo opportuno raggiungere questo obiettivo. Ad esempio
tra un mese, o tra un anno, o tra dieci anni.
A questo punto, cosa possiamo sentire quando raggiungiamo
l'obiettivo? E cosa possiamo vedere? Entriamo nella scena
immaginaria, guardiamola con gli occhi di chi l'ha raggiunta e
godiamone con tutti i sensi.
Ora usciamo dalla scena, guardiamola dall'esterno, così da sapere
che è quello che desideriamo e da motivarci ancora di più verso
questo obiettivo.
Ora da quel punto del futuro, guardiamo verso il presente e,
lentamente, riavvolgiamo il film, ripercorrendo tutti gli eventi
intermedi, dall'obiettivo raggiunto al primo passo che abbiamo
deciso di compiere in quella direzione.
Torniamo al presente e viviamo carichi e motivati: il nostro
cervello si orienta automaticamente verso quell'obiettivo ed è
sensibilizzato verso tutti quei passi necessari al raggiungimento
della nostra meta.
Se abbiamo dei riferimenti
negativi nel passato, emozioni che vogliamo neutralizzare, possiamo
adottare una tecnica molto potente: innanzitutto proviamo a pensare
la nostra vita come una linea, che dal passato va verso il futuro,
passando per il presente. Su questa linea del tempo si trovano tutti
gli eventi della nostra vita.
Immaginiamo di posizionarci su questa linea, all'altezza del punto
in cui si trova l'esperienza che ha generato questa emozione
negativa. Ad esempio un mese fa, o un anno fa, o dieci anni fa.
Restiamo al di sopra di questa esperienza, guardiamola con distacco
e pensiamo di quale risorsa avremmo avuto bisogno in tale contesto
per viverlo al meglio. Consideriamo una risorsa formulata in termini
positivi e soggettiva. Maggiore flessibilità, sicurezza, autostima,
coraggio, e così via.
Ripensiamo ad una volta in cui abbiamo provato e vissuto questa
risorsa: ricordiamola con tutti i particolari, le sensazioni che
abbiamo provato, le immagini che abbiamo visto, i suoni che abbiamo
udito.
Ora stringi il pugno, così da ancorare in questa stretta, la tua
potente risorsa. Mantenendo il pugno serrato, immagina che questa
risorsa assuma un colore e ripassa l'intera esperienza con questo
colore.
Ora, torna nel presente, passando per tutte quelle esperienze in cui
hai provato quell'emozione negativa: colora tutta la tua linea del
tempo. Immagina anche di agire sul futuro, colorando tutte le
situazioni in cui hai bisogno della tua potente risorsa.
La nostra vita si base sulle
nostre convinzioni, su quello in cui crediamo. E se le nostre
convinzioni fossero limitanti? E se potessimo scegliere liberamente
ciò in cui credere? Potremmo finalmente liberarci di ogni limite e
di ogni identità non produttiva.
Forse siamo convinti di essere timidi. Forse dei perdenti. Forse
degli insicuri.
Forse pensiamo questo perchè da piccoli ci hanno dato un'etichetta e
noi ce la siamo portata dentro durante tutta la nostra vita, ce ne
siamo convinti e abbiamo agito secondo questa etichetta.
Ma ora che sappiamo che le nostre convinzioni si basano su eventi
che oggi giudicheremmo insignificanti, ma che da bambini ci
colpiscono molto, possiamo cambiare le nostre convinzioni!
Vogliamo davvero diventare sicuri? Bene, andiamo a cercare nella
nostra mente tutte le volte che ci siamo sentiti sicuri di noi, come
se nulla potesse fermarci. Prendiamo questi riferimenti positivi e
mettiamoli insieme: dobbiamo creare una solida base per la nostra
nuova convinzione!
Prendiamo questa convinzione e visualizziamola nella nostra mente,
come un'immagine solida, nitida, luminosa e vicina a noi. Con una
cornice altrettanto solida, marmorea, irremovibile, salda. Incidiamo
su di essa la nostra convinzione: "io sono una persona sicura di
sè!".
E ogni volta che lo riterremo opportuno, guardiamo questa immagine,
visualizziamola con l'occhio della mente. Un buon lavoro di
visualizzazione e l'abitudine ad accedere a questa risorsa ci
rendono in breve tempo assolutamente certi delle nostre parole.