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Firenze bella
Marco Pellacani
 
 
 

Firenze

ridente e lieta sorgi nella conca,

orlata da verdi colline fra i mille

colori della Primavera ed Autunno

l’uomo rendi felice,

a te accorre.

La tua bellezza risalta ancor più

nella natura,

oh Firenze bella!

Firenze,

l’Arno ti accarezza, ti attraversa

calmo

quasi geloso pare,

perché con se porta la tua storia,

di molte famiglie,

quelle che solo in lui

i panni osarono lavare.

Arno fiume

che tanti segreti conosce

il suo popolo saluta,

in ogni tempo,

era

sotto al Ponte Vecchio.

Ponte antico,

romana è la tua origine…

lunghe son le passeggiate

per arrivare a te,

fra i tuoi portici adornati

dalle orafe botteghe

oh Bellissimo!

Firenze

dell’arte sei la Madre.

Ti raffiguro come

una donna sapiente

e generosa,

Tu

di Dante la Patria fosti,

ti abbeverasti dalla Sua

antica saggezza della Divina

Commedia conoscesti

I pensieri.

Firenze,

è uno scrigno per le sue Porcellane

ricami,

del legno ed i suoi artisti…

dai loro pensieri tutto creano,

dalla paglia, dal cuoio….

Il Campanile di Giotto alto e fiero

accarezza il cielo

e quasi lo tocca

In grande maestà che al sol sguardo porta

L’uomo ai sacri pensieri.

Col David quasi gareggia,

fra sacro e profano,

nel corpo fiero di un forte

fanciullo.

Firenze sogna nei bicchieri

dal Chianti affogato,

quello buono dei verdi colli

fiorentini.

Firenze bella,

Firenze sogna!