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Fra le Righe

Marco Pellacani
 

Un nuovo attacco di follia…

spero che questa…

mia fantasia

non sia

 

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Camminavo la Linea sterrata di una pianura di fumo. Una Strada all’infinito, avvolta nel vapore, curva verso

l’orizzonte. Un Percorso senza cielo, ardimento, memoria. Da una parte e dall’altra, l’immobile distesa del

mare. Un Viatico liso e sospeso di terra come un passaggio sull’acqua. Camminavo sul magro Crinale assorbito

dal ritorno del corpo. Le vertigini se ne erano andate, avevo smesso di pensare. Ero solo, in quel vuoto,

ed ero dentro di me, come un soffio leggero. Ed attorno bambini. Come un’unica vana presenza. Una densa

colata svuotata, corrosa, fuori di sé. Ogni bambino era solo, in quel mondo, ignaro l’uno dell’altro. Un

silenzio marino tagliava la Strada che portava all’aldilà. E Io li guardavo. Ero solo, in quell’ istante, e stavo

dentro di me. Tutto era cambiato. L’odore, la terra, il caldo, la luce. Solo io, in quella salvifica visione,

sembravo avvertire la vita. Riconoscere che lungo la Strada c’era ancora la vita.

Queste le prime, distese e riposanti parole che la Poesia di Marco mi ha ispirato. Parole di Luce e Ripartenza.

Parole che invitano al Viaggio.

Emiliano Cribari

 
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1. Emozioni a tocchi

L’anima mia è in festa.

Mai come oggi

è lieto il suono delle campane

della vecchia Chiesa,

mi fa sentire vivo.

Capisco che ci sono,

ch’esisto…!

Quel suono oramai è troppo lontano,

ma io,

sono sempre qui fermo e…

tutto ora

scorre davanti a me,

anche il mio ieri,

ormai vissuto.

Ogni cosa è partecipe di quella serenità che da

troppo tempo avevo dentro

e sol ora conosco,

come il bambino al primo sorriso di mamma!

 
 
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2. Bambino Biondo

I miei pensieri sono biondi

come i capelli di un bambino

che conosco,

amo.

Sono di Luce

Limpida e splendente,

quella che

solo le mie emozioni conosce.

Forse,

sono attimi di gioia,

densa preghiera,

riassunti in quel fanciullo

che vedo…

muoversi,

con energia pulita,

viva!

Credo in quel bambino,

lui in me

da sempre esiste,

mia stupenda parte.

Un fanciullo festoso

anch’io divento.

Sempre spero per Lui

ogni vero bene.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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3. Felicità

La felicità

é in quell’aquilone

… da sempre vola libero

sfiorando il cielo.

Da sinceri occhi

semplici

di bambino,

si lascia guardare

La felicità è…

pensare a quell’aquilone.

Vicino al sole,

… sol ieri

volava…

nonostante le nuvole di oggi.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
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4. Giorno di pace

Un gabbiano vola nel cielo azzurro.

 
 
 
 
 
 

 

Splende infatti un nuovo sole

sulla torre della città.

Un uomo guarda il mare…

e sorride.

Certo,

è un giorno diverso da ieri,

infatti oggi

la guerra è finita.

Dalla torre escono colombe bianche di pace,

sol ora sento uomini cantare!

A questo momento non credo.

Pace, pace, pace!

Volano assieme

colombe e gabbiani!

Questo è l’unico messaggio.

 
 
 
 
 
 
 
 
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5. Magia di primavera

Giocano,

i bambini felici nel campo,

guardano fiduciosi il sole.

Con le mani

si uniscono in un cerchio,

stretti danzano

da questa unità chi mai più li si scioglierà?

Fermarsi pare,

un tempo che per loro

durerà per sempre.

Una magica danza!

Guardano i raggi del sole,

tra i rami degli alberi

nascosto,

si rincorrono fra l’erba dei campi.

Grida di gioia

riecheggiano nell’aria briosa,

fresca e generosa

vanno proprio là,

dove riaffiora la gioia.

Oggi è primavera!

In quel profumo di fiore

la libertà tutti assaporano

appena sbocciata.

Domani si vedrà…

 

 
 
 
 
 

 

6. Cammino verso Lui

Vivo la vita,

armato d’amore,

speranza e gioia

Ma quanto è lunga,

erta e sassosa la mia strada!

Lui,

al riposo della sera,

mi chiama,

mi cerca…

là dove le forze sembrano assopite.

Conosco

silenzi pieni di parole,

intravedo una fioca luce,

la Via Maestra.

Presto m’addormento,

per risvegliarmi.

 
 
 
 
 
 
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7. Essenza

Siamo quell'essenza che l'infinito assapora

guardando l'azzurro cielo del presto mattino.

Siamo la gioia in un fiore,

che i petali riapre

dopo il lungo inverno.

Siamo tutto e solo quello che... siamo,

al di là della nostra ombra,

quando il giorno ancor presto per noi finisce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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8. Una dolce melodia

La tua voce che sol prima pensavo

è già la melodia

quella che nelle notti irrompe,

sol dapprima erano troppo quieti.

Ma ora tu

mio pargolo

chiami,

dici che ci sei.

Come un ballerino devo danzare velocemente,

per ridonarti il sonno,

devo muovermi, cantare

nel bel mezzo della notte

fin a che, tu

unico mio padrone

concedermi un altro breve sonno vorrai.

Io padre pazzo d’amore per te,

sono consolato presto

dalla tua dolce melodia.

Ogni notte è un altro nuovo giorno da

passare assieme a te.

Nella notte la mamma ti dona il latte suo,

da quelle mammelle che…

solo il Mistero osa riempire sempre e…

di nuovo per saziarti.

È la tua mamma,

quella che tu dolcemente guardi con occhio languido,

si ridona a te

e tu pargolo…

a Lei.

È un miracolo d’amore,

capisco che ci sei

e fuori è già l’alba di un nuovo mattino.

 

 
 
 
 
 
 
 
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9. Apprezzare sempre

Apprezzare

le grida dei bimbi gioiosi

come il coro di una grande festa.

Che gioia! Che gioia!

Apprezzare

il pianto di un vecchio,

una nobil cosa.

Questo è lo scopo del mio canto.

Signore,

che io possa riconoscerti,

per apprezzare,

sempre apprezzare!

Che gioia,

che gioia,

se posso così amare!

Che nobile cosa vederti,

o Signore mio!

 
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10. Come un naufrago

La speranza mi lega sempre più

come un naufrago al mio tronco

in balia delle onde del mare.

Resto fermo e capisco che…

inerme dovrò arrendermi!

Ho perso la mia barca.

Il sole fa capolino

nei miei stanchi occhi

bruciati dal sale.

Aspetto il tonno,

che alla salvezza Pinocchio portò,

scalcio il mio crudele destino:

essere ingoiato dalla balena.

Chissà che passi una barca…

e mi veda presto,

oggi che sono deluso,

stanco,

assopito

quasi dalle acque del mio mare

in burrasca!

Continuo a sperare…

forse

il mare si seccherà,

i miei piedi

troveranno nuove sicurezze!

Non mi staccherò mai dal Tronco,

proprio come quel naufrago che…

nella salvezza spera

nonostante tutto.

 
 
 
 
 
 
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11. Parole… di un sorriso

Quel giorno non hai parlato,

eri silenzioso,

mi hai stretto la mano.

Hai ascoltato

la mia angoscia,

non credevo che tu

avessi capito.

Io…

aspettavo una risposta,

quella dalle mille parole

ma tu…

quasi a dispetto hai taciuto ancora.

Alla fine hai SORRISO,

e…

mi hai detto ciao!

 
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12. La Ghirlandina

Oh bella torre che in alto te ne stai.

Il cielo par con la punta

tu voglia toccar!

Quanto sei bella,

grande,

antica torre,

alta e fiera sei.

Alla sera sembri proteggere

con la tua ombra il popolo tuo modenese,

… quasi l'abbracci,

del Duomo al riparo!

Ghirlandina

alla luna piccola appari

ma sei

tanto grande al mio cuor...

segno della mia gente.

Ghirlandina

sei madre,

sempre i modenesi aspetti...

ascolti i tuoi figli,

i loro sogni,

la loro storia

e… li porti fino al cielo.

 
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13. A te mare

Mare,

della casa sei il marinaio.

Tu

i pescatori conosci,

le sue ansie,

fatiche, gioie,

i suoi desideri.

Mare,

il pesce concedi,

per vivere anche domani.

Mare,

tutto porti alla spiaggia,

poi presto ritorni nelle tue immensità.

Mare,

le ceneri di uomini riposano in te,

con i tuoi pesci,

la vita accogli.

Lasci che l’uomo ti accarezzi,

su di te spieghi le vele, e

verso spazi inesplorati

navighi.

Mare

all’orizzonte ti confondi

con il cielo…

… forse,

sei un' unica cosa.

 

 
 
 
 

 

14. Cielo

Rimani cielo sopra la città

… gli uomini alzino lo sguardo a te,

l’infinito vedano…

oltre le nubi.

Mostra il tuo Sole,

oh Cielo!

Al mattino fa assaporare l’alba

di un tempo tutto da vivere!

Alla sera

insieme ai tuoi cittadini

fa gustare il tramonto

di una giornata d’amore

appena passata.

Oh Cielo!

 
 
 
 
 
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15. Anonima italiana

Amica,

complice discreta.

Sarai la mia bambola

dei giochi

nella deserta stanza,

di te assetata!

Amo

solo la tua presenza,

lo sai,

il tuo profumo.

Siamo forti insieme,

come da un amore speciale

legati, uniti…

oltre ogni cosa.

Per questo siamo amici,

appesi ad un filo

della nostra fragile umanità

che in te

più che mai

la bellezza riunisce e forma,

gentile e generosa.

Chi potrà guardandoti non sognare?

… non desiderare di averti accanto

anche solo per un attimo?

Per questo siamo amici,

uniti dai desideri

senza mai conoscerci e possederci.

Amica mia.

 

 
 
 
 
 
 
 

 

16. Impulso

Fammi ballare ora,

al ritmo della tua musica.

Che bella!

presto vengo travolto,

ed ora è tutto diverso.

I suoni

non conosco

ma capisco che,

solo tu sei capace

di farmi danzare…

Guardo i tuoi occhi,

il mio cuore da subito sente il ritmo…

di quello che…

mai l’udito udire potrà,

questo mi basti:

sapere che ci sei!

 

 
 
 
 
 
 
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17. Fra mille righe

Lascio i dolori della vita.

Ho raccolto oggi

mille gioie poi…

trascritte

sul bianco foglio.

Il vento non potrà

più spazzare via le foglie

dal mio giardino:

sparse restano,

tutte lì,

sono loro,

le riconosco…

le mie righe,

poesie,

di pensieri dense.

Si lasciano guardare,

da amori

e vecchie nostalgie legate,

ormai troppo antiche.

Sono coltelli taglienti

del mio faticoso vivere,

ma i bellissimi ricordi spensierati

di ieri

restano.

Tu,

mia donna,

fiera

ancor m’accompagni in questo errare,

ed il mio presente tessi

e… meno amaro rendi.

Le dolci tue carezze m’accompagnano

da sempre

avido e mai sazio.

 

 
 
 
 
 
 
 
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18. Homus

Uomo

per te è…

troppo tardi,

per sorridere.

Se vorrai però…

potrai scoprire

un cuore che batte,

lui va più lento della tua corsa.

Uomo,

potrai vedere i colori dell’arcobaleno,

mentre corri sul tuo treno?

Torna uomo,

nel tuo vagone non c’è più anima viva,

ormai!

Uomo,

io preferisco salire con te

sul quel treno,

ma…

non chiudere le tende sul sole che batte,

forse proprio su noi.

Uomo,

sei su un treno pieno di fumo,

io preferisco

aprire il finestrino e…

sentire il profumo dei fiori.

 

 
 
 
 
 
 

 

19. Il se del brav’uomo

Se possiedi la forza di mille giganti

ma la userai solo per amare,

allora sarai un brav’uomo.

Se hai un fazzoletto in tasca e

potrai asciugare almeno una lacrima del tuo prossimo

anche solo

una volta nella tua vita…

sarai un brav’uomo.

Se sopporterai con pazienza e mitezza

le ingiurie di chi ti vorrebbe

togliere dalla circolazione,

non solo te,

ma anche le tue idee,

proprio da chi credevi amico… invece ti ha tradito

e trafitto, con la forza più bruta e…

sorridere saprai,

tu, allora,

sarai grande e forte più di mille guerrieri!

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Troverai qualcuno, forse uno sconosciuto

che asciugherà le tue lacrime,

certo…

perché piangere è sempre lecito,

ma resterai ugualmente un brav’uomo!

 
 
 
 
 
 
 
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20. Sul petalo di un fiore si posò la farfalla

la guardai con meraviglia di bimbo

che delicatezza in quel battito di ali vive…

di colori

dense e diverse,

stupende.

Da subito pensai ai tuoi occhi,

alle tue mani così delicate,

apprezzate

da quando si posarono

sul mio cuore,

nudo e vagabondo.

Ti ho scoperto

con altrettanta meraviglia,

proprio in quel battito di ali

che non ha tardato

tra i miei lunghi silenzi

a ricordarmi di te.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
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21. Burattino

Legnoso come Pinocchio,

fatto con mani di falegname

sol l’alba di un nuovo giorno

riconobbe nel volto di un bimbo!

Tra bugie e destino,

mi allontanai con le gambe spezzate

dalla mano amorosa

del Padre creatore.

Incontrai il fuoco bruciante,

avvilente,

attentatore.

Legnoso come Pinocchio

fui rigettato nel mare delle incertezze

dalla bocca della pietosa balena.

Ora corro sulla spiaggia della vita,

anche troppo sincera.

 

 
 
 
 
 
 
 
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22. Amo

Amo per esistere,

in un cuore vagabondo.

Amo,

con tutto me stesso,

credimi.

Amo per essere amato,

altrimenti

potrei morire, presto!

Amo tutti,

anche se spesso doloroso

mi spoglio,

come un albero

in autunno.

Amo,

sempre più

e rido felice, pazzo!

 
 
 
 
 
 
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23. Siamo figli

Siamo figli dalle abbondanti parole,

delle facili illusioni,

dagli amici virtuali,

vicini e lontani come i pensieri.

Siamo senza meta.

Dal nulla veniamo e…

dal nulla raccogliamo,

vicini ad una Provvidenza

gentile e generosa.

Siamo figli,

presi a schiaffi dal tempo

che incredulo trascorre fra i nostri passi,

appesi ad un filo

ormai vecchio e fragile,

fra i nostri pensieri,

gioie e dolori,

dai desideri incastrati.

Siamo noi che lottiamo,

contro ogni corrente

sino a sperare in un domani

che deve ancora venire.

 

 
 
 
 
 
 
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24. A mia figlia

Oh figlia mia,

ti guardo e capisco che sei bella!

Ti ho creato,

ma non solo con le mie forze

di misero uomo.

Per fortuna

l’infinito ti plasmò,

sei troppo bella per me,

mia piccola donna,

grande amore,

immenso bene.

Oh figlia,

sei una benedizione,

sei

la storia che continua,

la vita che cresce.

Maribel,

il tuo nome,

alquanto diverso e dolce,

come di un fiore…

il profumo più soave.

 

 
 
 
 
 
 
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25. Attimo

Un’onda

tutto spazza via,

anche il tuo ricordo.

Ora tu ridi di me,

ma nulla m’importa.

Bevo la mia fresca birra

e, guardo le stelle in cielo,

Lasciami sognare,

i sogni sono là

proprio lontani come te.

 

 
 
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26. Io

Sono pazzo

e… ad occhi aperti sogno,

credo, amo,

spero!

Sono pazzo

e rido,

sulla mia diversità

creata.

Sono più pazzo

dell’uomo che addita,

giudica me stesso,

e non

si guarda

allo specchio.

 

 
 
 
 
 
 
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27. Vorrei essere

Vorrei essere

quell’albero che ristora

gli stanchi passanti!

Vorrei essere

quei rami verdi e folti,

nella giornata più calda

d’estate!

Vorrei essere

la voce degli usignoli

che cantano presto,

sui rami

al mattino!

Vorrei essere

quell’albero che…

muore felice,

sapendo di rinascere!

 

 
 
 
 
 
 
27
 
 

 

28. Firenze bella

Firenze

ridente e lieta sorgi nella conca,

orlata da verdi colline fra i mille

colori della Primavera ed Autunno

l’uomo rendi felice,

a te accorre.

La tua bellezza risalta ancor più

nella natura,

oh Firenze bella!

Firenze,

l’Arno ti accarezza, ti attraversa

calmo

quasi geloso pare,

perché con se porta la tua storia,

di molte famiglie,

quelle che solo in lui

i panni osarono lavare.

Arno fiume

che tanti segreti conosce

il suo popolo saluta,

in ogni tempo,

era

sotto al Ponte Vecchio.

Ponte antico,

romana è la tua origine…

lunghe son le passeggiate

per arrivare a te,

fra i tuoi portici adornati

dalle orafe botteghe

oh Bellissimo!

Firenze

dell’arte sei la Madre.

Ti raffiguro come

una donna sapiente

e generosa,

Tu

di Dante la Patria fosti,

ti abbeverasti dalla Sua

antica saggezza della Divina

Commedia conoscesti

i pensieri.

Firenze,

è uno scrigno per le sue Porcellane

ricami,

del legno ed i suoi artisti…

dai loro pensieri tutto creano,

dalla paglia, dal cuoio…

Il Campanile di Giotto alto e fiero

accarezza il cielo

e quasi lo tocca

 

 
 
 
 
 
 
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In grande maestà che al sol sguardo porta

L’uomo ai sacri pensieri.

Col David quasi gareggia,

fra sacro e profano,

nel corpo fiero di un forte

fanciullo.

Firenze sogna nei bicchieri

dal Chianti affogato,

quello buono dei verdi colli

fiorentini.

Firenze bella,

Firenze sogna!

 

 

Lettera ad un amico handicappato

Caro amico,

per te è la solita domanda che forse ogni amico in confidenza osa chiederti: come stai? Tu sarai ormai annoiato,

vorresti dire a tutti che il tuo stato di salute è sempre lo stesso, non cambia.

Capisco come ti sarà difficile rispondermi, mi sembra di sentire già le tue parole: “Nulla cambia… sono

sempre legato alla mia carrozzina, immobile come sempre!”

Sai, perché te lo chiedo? Ti voglio tanto bene…

 
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Credo nella tua persona. Ti posso paragonare a quel seme che piantato cresce fiducioso sapendo che un giorno

porterà un buon frutto, prima però deve marcire, sfondare il terreno e… venire fuori nella sua beltà.

Quel seme ora è una pianta che ristora i passanti nel mio giardino nelle calde giornate estive, io lo sono già,

ma ancora giovane tu non conosci quante sofferenze ho passato!

È da molto che non ci vediamo, per questo ti penso… cresciuto. I tuoi rami senz’altro avrebbero, caro amico,

la forza di abbracciare tutto il mondo, ma pur possedendone il desiderio non riesci…

Ti scontri con la tua diversità, quella che forse tu hai costruito… non abbattendola, ma aumentandola nei tuoi

troppi problemi motori. Questa è la tua amarezza, ma pensa che è stata anche la mia! Te lo confesso!

Caro non considerarmi estraneo a te, sappi che anch’io ho conosciuto il vento che muoveva le mie foglie, Le

stampelle, che tuttora uso, a volte appesantivano i miei passi, proprio come la tua carrozzella nel terreno lascia

il solco violento della forza che solo tu possiedi.

Caro amico,

Il tempo trascorso dall’ultima volta che ci siamo visti è talmente tanto che non mi ricordo più la tua età precisa.

Ricordo che quant’eri innamorato di una ragazza, mi avevi scritto che il tuo cuore per lei batteva forte. Il

vento era freddo fra i tuoi rami, forte e violento al suo rifiuto.

Il tuo cuore è ancora spezzato?… quante volte mi è successo…! Forza!

Te lo scrivo per ristorarti, darti sollievo, ma noi… siamo quelli che il mondo considera disabili. Questa è una

tassa da pagare, la più crudele. È proprio in questo rifiuto che si tocca il fondo, sembra di marcire, ma poi…

proprio come quel seme si riaffiora portando copiosi frutti, sarà il tempo a curarne le ferite… aspetta di maturare!

Pensa che quell’amore che tu hai donato: puro e limpido… anche se rifiutato! Quella ragazza era degna del

tuo amore? Te lo sei mai chiesto?

Pensi che hai sbagliato ad amare?

Ti dico proprio di no, dai sempre il massimo nel gioco dei sentimenti, solo così nell’amore donato rivelerai la

tua uguaglianza d’uomo.

Certo, quando amiamo siamo uguali… non temere. È proprio il timore, invece, che troppo spesso trancia le

nostre forze, speranze. Ci sono passato prima di te fra le mille passioni e domande sui tanti perché, ma non

avere fretta, il vento cesserà.

Ho conosciuto anch’io l’indifferenza della gente in quelle ragazze che spesso mi dicevano: "Sei bello, ma

sai…" molte volte la frase non era neppure terminata che il mio cuore si trovava nel vento della desolazione

e tristezza più forte su una città della gente deserta e piena di sabbia.

Verrà il tempo che il tuo albero sarà più alto e forte, allora solo, conoscerà la primavera…

Sarai più grande.

Valuterai che la bellezza e l’efficienza non costituiscono la forza essenziale della vita, come il mondo contemporaneo

ci fa credere, proprio come tu vorresti essere oggi, ma sono solo i tuoi desideri che prendono

forma imprigionandoti. È proprio lì il segreto, liberati da loro… vedrai che occorre avere la salute ma occorre

amare innanzi tutto.

Guarda quanti delitti commettono oggi le persone chiamate normali, tu sei diverso, ma proprio per questo più

prezioso, unico. Nessuno non ha mai scritto che tutti debbono essere uguali.

Prova a riflettere… accetta la tua condizione, con serenità e gioia. Vedrai fra qualche anno sarà la diversità

degli altri a venirti incontro, quella che tu ora non vedi. A te, apriranno il loro cuore… tu li ascolterai Racconterai

a tutti di com’è stato difficile anche per te sopravvivere, ma lo hai fatto nonostante tutto.

Abbi fede e speranza. Queste virtù porteranno alti i tuoi rami, graffieranno l’azzurro del cielo e le foglie daranno,

se pur gracili, ristoro e tu capirai che hai solo amato, di un amore donato, e tutti quei perché capirai Il

Signore sarà la tua consolazione.

Il sole risplenderà, allora, tu non sarai più diverso, vedrai la tua identità, cercherai l’amore vero ed egli ti risponderà

perché ti avrà riconosciuto in tutta la tua verità.

La scelta del cuore sarà il tuo motivo di vita, proprio come la nostra amicizia.

A presto, amico

 

 
 
 
 
30
 
Scrivimi!
 
 
31
 
 

 

La bilancia della giustizia

La pedofilia è commercio ed abuso di bambini innocenti!

Non bastino le parole ad accusare

questa vergogna dell'uomo di oggi

che si spacciava moderno ed efficiente.

Questi fatti accadono oggi, basti guardare la televisione!

Non posso credere che ci siano uomini

capaci di uccidere l'amore puro

fatto di innocenza fanciullesca

per i suoi piaceri sessuali!

E che piaceri... se questi vanno a violare

la gioia bellissima di un volto che sorride alla vita,

come quella di un bimbo!

Ci sono uomini che...

non esistono

... e altri invece che amano veramente

lottando contro falsità e sporche fornicazioni

fino a che la bilancia della giustizia

faccia il suo corso!

 

 
 
32
 

Troppo in alto

Non è mai salire troppo in alto, anche se il cuore ti dice di sì. Persino il cielo non è mai così lontano, se hai la

forza di tentare di afferrarlo.

Forse è solamente un volo cieco, ma la vita è fatta di momenti e se perdi la dolcezza di uno solo di quegli istanti,

stai sicuro che non tornerà.

E poi quelle lacrime sanno di sale come le tue.

 
 
 
 
 
 
33
 

 

Penso che…

cosa meravigliosa è la vita (anche nei suoi aspetti più terribili).

La mia anima è piena di gratitudine verso Dio, unico Creatore! Al principio di tutte le cose, Egli mi pensò e

creò.

La vita è segreto di se stessa, difficile da capire, muta sotto l’impulso ed ideali della gente per dar forma a

quelle idee che da sempre mutano il nostro carattere ed i nostri giorni. L’insieme della sua diversità la rende

unica ed irripetibile, come il soggetto che è chiamato a viverla, in qualunque stato e modo.

L’orizzonte e…

Nessuno e ne cosa mi potranno mai convincere che quella linea all’orizzonte così perfetta sia stata creta da

mani d’uomo. Unisce il cielo al mare, così come i miei pensieri al grande infinito. Il mondo materiale grazie

a lei si unisce a ciò che non finisce, lo dico ancora una volta.

L’occhio dell’uomo guarda più in là, vuole trovare quell’infinito che sente, ma non riesce a possedere a nessun

costo, se non ad assaggiarne appena nell’intimo della propria anima, quelle poche briciole negli attimi di

personale silenzio. Certo, il nostro non parlare guardando la linea dell’orizzonte ci aiuterà a trovare gioia e

speranza, anche se per ora siamo solo spettatori in un mare infinito. Navighiamo contro voglia e controcorrente.

L’uomo sapiente guarda il cielo, si riconosce come suo figlio, crede che il sole non possa scomparire, anche

se quelle nubi avanzano minacciose. Il sole c’è sempre, proprio là oltre all’orizzonte pronto a scaldarci con i

suoi raggi ed a darci conforto e vita nonostante l’inverno.

 
 
 
 

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