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Figli e Aquiloni
 
 

Siamo abituati a vedere i nostri padri come delle grandi montagne insormontabili, come degli eroi, spesso come degli esempi difficili da superare, eppure anche loro hanno uno scrigno segreto in cui racchiudono fragilità, insicurezze e preoccupazioni.

 
 

Però sono così bravi a calarsi nel ruolo di capofamiglia che spesso mostrano a noi figli solo la parte più dura, più forte, più coraggiosa... E così noi a "quel sorriso discreto che fa finta di niente" (cit..) dedichiamo una poesia di una giornalista americana Erma Bombeck "I figli sono come gli aquiloni"

 
 
 
 
I figli sono come gli aquiloni
Erma Bombeck
 
 

I figli sono come gli aquiloni,

passi la vita a cercare di farli alzare da terra.

Corri e corri con loro

fino a restare tutti e due senza fiato.

Come gli aquiloni finiscono a terra,

e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.

Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri,

presto impareranno a volare.

Infine sono in aria: gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne

e a ogni metro di corda che sfugge dalla tua mano

il cuore ti si riempie di gioia e di tristezza insieme.

Giorno dopo giorno l'aquilone si allontana sempre di più

e tu senti che non passerà molto tempo

prima che quella bella creatura spezzi il filo

che vi unisce e si innalzi,

come è giusto che si sia, libera e sola

Allora soltanto saprai

di avere assolto il tuo compito.

di Erma Bombeck

 
 

E citando Madre Teresa di Calcutta aggiungo, i figli sono come gli aquiloni: insegnerai a volare ma non voleranno il tuo volo; Insegnerai a sognare ma non sogneranno il tuo sogno; Insegnerai a vivere ma non vivranno la tua vita. Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto.

 
Anche loro presto o tardi faranno volare il loro aquilone!
 

Sarà molto difficile capire il momento giusto di spezzare il filo!

Rischi, con sofferenza, di spezzare il legame fra te e loro soprattutto quando ti accorgi di essere solo e nessuno più è disposto a darti credito, ma giammai eviterai di operare secondo coscienza se pensi che le conseguenze possano essere pagate da loro!

E poi ci sono le tue debolezze, i tuoi limiti, la tua incapacità di capire tutte le sfaccettature di ciò che fai, quelle le paghi silenziosamente e speri che prima o poi possa emergere la vera realtà dei fatti e la tua “buonafede”.

Sarai circondato da tanta gente che ti dice cos’è giusto e cosa è sbagliato e ti criticherà!

Ma che, per evitare le critiche, galleggerà senza fare scelte perché questo è il modo più semplice per mantenere buoni i rapporti. Molto difficile, invece, è il momento in cui devi operare le tue scelte e vivi nel terrore di sbagliare soprattutto se l’errore potrebbe costare caro non solo a te ma a chi ami nel più profondo del tuo cuore.

Farai le tue scelte perché sai che è ancora più dannoso non farle, perché l’amore non ti consente di vivere con distacco il mondo che ami e che hai provato a costruire giorno dopo giorno.  

E infine ti prendi le conseguenze del tuo operato ed una cosa sola ha importanza, che la tua coscienza ti dica che hai operato nel loro interesse e non con superficialità o, ancora peggio, con cattiveria o distrazione nei loro confronti.

Santino Gattuso