In acqua tiepida con un pizzico di sale sciogliete il lievito di
birra e unitelo alla farina che avrete versato su una larga base
di marmo.
Impastate con le mani aggiungendo poca acqua, in modo che la
pasta risulti abbastanza dura ed assuma la forma di un panetto.
Dopo averla infarinata ed avvolta in una salvietta lasciatela
lievitare per circa un'ora.
Aggiungete a questo punto, il bicarbonato e qualche cucchiaio
d'olio e riprendete ad impastare fino al completo assorbimento.
Spianate la pasta col mattarello a foglie rotonde e sottili.
Passate quindi al condimento che potrà essere preparato a vostro
piacimento.
Noi vi indichiamo quello di pomodoro, cipolla, peperoncino e
caciocavallo:
Soffriggete in una padella con poco olio la cipolla tagliata a
fettine sottili ed il pomodoro spellato e privo di semi;
Disponete il soffritto, aggiungendo il caciocavallo, il
peperoncino tritato ed un pizzico di sale, sulle foglie di
pasta;
Avvolgete le scacce su loro stesse come uno strudel;
Saldate i bordi e spennellate d'olio;
Infornate a forno caldissimo e lasciate cuocere per 1/2 ora.
Servitele calde.
Qualche notizia sulle scacce:
E' un piatto tipico di Ragusa. Il nome deriva
chiaramente dall'italiano schiacciata, per la sua forma appiattita.
E' quasi sempre rettangolare, distinguendosi in questo modo dalle "
impanate" che sono sempre rotonde. Il ripieno è molto
variabile, in base alla stagione e al luogo. In genere, però,
sono prevalenti le verdure e i latticini. La chiusura è generalmente
" a portafoglio", con il ripieno sistemato su metà foglia e l'altra
metà da copertura. Numerose le varietà siciliane: a Catania ci sono
le schiacciate di maiale, di broccoli, di sparacelli e quella con
tuma e acciughe; a Vittoria c'è la " Scaccia di Pitrusino" e ad
Acate quella con la ricotta.